Webinar AIHC: ‘AIUTARE NELLA FORZA”
Relatore: Diego Gaimi
L’essere umano è un bellissimo insieme di mente, corpo e spirito e l’equilibrio di queste sue componenti è essenziale, non solo per ogni singolo individuo ma anche nelle relazioni d’aiuto che il Coach intraprende a livello professionale.
Martedì 25 luglio 2023, dalle 18,30 alle 20, AIHC organizza un Webinar dal titolo:
“Aiutare nella forza – Cosa dobbiamo risolvere in noi stessi per aiutare l’altro”.
Argomento del webinar è ben chiaro già dal sottotitolo; il Relatore, Diego Giaimi, è Counselor in Psicogenealogia, Facilitatore di Costellazioni Spirituali, Osteopata. Ha sempre creduto che la salute vada ricercata in un equilibrio del corpo, della mente e dello spirito. È costantemente attivo nella formazione e nell’approfondimento della sua professione, con l’obiettivo di proporre un approccio il più possibile completo alle persone che lo consultano.
Approfittando della sua cortesia, gli chiediamo di spiegarci meglio quali saranno i temi che tratterà in questo webinar:
“Vedremo, durante la serata, quali variabili sono importanti da tenere in considerazioni quando si aiuta. Si può aiutare nella forza oppure perdendo forza, ma in questo modo anche l’aiuto diventa debole.
Affronteremo questo tema sia da una prospettiva del proprio stato di coscienza sia del sistema famigliare in cui siamo cresciuti sia degli ordini dell’aiuto per interagire con un altro essere umano, inserito nel suo sistema di credenze, nel suo sistema famigliare e nel suo destino.
Useremo nella serata la visione propria della Psicogenealogia e delle costellazioni famigliari in unione anche ad altre spiegazioni più energetiche/spirituali sul funzionamento della mente e dei condizionamenti.
Cercheremo di ampliare la visione dal singolo al sistema in cui è inserito. Aiutare con la visione ampia ci può far comprendere quali ordini dell’aiuto dobbiamo cercare di rispettare”.
Per comprendere meglio il tema del webinar, ci può chiarire qual è il concetto di ‘forza’ nelle relazioni d’aiuto?
“Il concetto di base è che nella vita, in ogni relazione, che sia in famiglia, nella coppia, nell’aiuto, vi è una posizione più consona e più ordinata in cui stare e da cui agire. Nelle costellazioni famigliari si parla proprio di Ordini che possono essere rispettati o infranti. Ebbene, se rimaniamo nel nostro posto, abbiamo più forza nella vita, nella relazione, nel lavoro etc. Se perdiamo il nostro posto, ad esempio nella relazione d’aiuto, usciamo dall’ordine, perdiamo forza e quindi anche l’aiuto ne risentirà. Potremo approfondire nella serata gli ordini di base della famiglia e dell’aiuto”.
Può, chiaramente per sommi capi, spiegarci che cosa è la Psicogenealogia e perché è importante conoscerla?
“Il concetto fondamentale di questa disciplina è che noi non siamo individui separati e isolati, anzi, non possiamo prescindere dalla nostra famiglia. Ciò che i nostri genitori e i nostri antenati hanno vissuto, le loro gioie e le loro sofferenze, i loro sogni e le loro aspettative, i loro progetti di vita travalicano le generazioni e ci possono influenzare. Proprio per questo Alejandro Jodorowsky dice “la famiglia è il nostro forziere del tesoro, ma anche la nostra trappola mortale.
La Psicogenealogia nasce da A. A. Schutzenberger e vi sono vari punti che sono da tenere in considerazione quando ci si approccia al proprio albero genealogico: si possono cercare frasi registrate come un programma limitante, emozioni sospese, ripetizione di date ed eventi, quella che viene chiamata la sindrome da anniversario, oltre che naturalmente mettere a fuoco tutti i legami sia conflittuali sia altamente positivi della famiglia e capire come ci influenzano. Ogni aspetto poi ha vari punti di analisi: personale, famigliare o transgenerazionale. È una materia molto affascinante e molto ampia”.
Per chi non le conosce, cosa sono le Costellazioni famigliari?
“Le basi fondanti delle costellazioni familiari sono le stesse di quelle spiegate per la Psicogenealogia: siamo individui imprescindibili dalla propria famiglia. Si è influenzati non soltanto dalla propria storia individuale, ma anche dalla propria storia familiare, dalla vita dei propri genitori e dei propri avi. Si amplia quindi la visione dell’uomo vedendolo inserito in un campo energetico familiare molto vasto ed in continuo adattamento.
Questa metodica è orientata verso la ricerca spirituale: si esplora il campo energetico della propria genealogia tramite incontri di gruppo. È molto meno parlata della Psicogenealogia e si svolge in maniera più energetica. Qualcosa che può ricordare una costellazione famigliare è una teatralizzazione della propria famiglia, ma non è teatro, è qualcosa di molto più profondo. Dai movimenti dei partecipanti si sondano i legami, i sospesi, le ripetizioni, i blocchi e si cerca un adattamento più fluido del campo famigliare”.
Sempre Diego Giaimi, che ringraziamo, conclude l’intervista salutandoci con un arrivederci ed una frase di Bert Hellinger, il padre delle costellazioni famigliari:
“Ciascuno di noi fa parte di una famiglia con cui vive ed a cui è legato, che lo voglia o meno. Spesso continuiamo a ripetere conflitti e malesseri nelle nostre esperienze, oppure portiamo sulle spalle pesi che non ci appartengono. O anche, viviamo a nostra insaputa il tragico destino di un familiare, scomparso da tanto tempo e mai conosciuto. Tutte queste dinamiche ci legano in modo negativo alla famiglia, impedendoci di guardare in avanti con forza gioiosa e di avere successo nella nostra vita”.
Nicoletta Viali – Ufficio Stampa AIHC