AIHC: intervista alla dott.ssa Antonella Romanini coordinatrice del Team ‘Relazioni con il Mondo Sanitario’
Documentare scientificamente l’efficacia dell’Health Coaching è una bella sfida che questo Team di AIHC vincerà sicuramente..
Finalmente, dopo molti decenni di lotte e barricate, anche nel settore ‘salute’ si sta giungendo ad una visione più olistica dell’Essere Umano che viene considerato in tutte le sue componenti: fisica, mentale, psicologica, comportamentale, sociale fino a giungere al livello spirituale. La nuova ‘Medicina Integrata’, infatti, conduce all’integrazione tra la medicina allopatica e le terapie definite ‘non convenzionali’ quali l’omeopatia, l’agopuntura, l’osteopatia e molte altre. In questa nuova visione di unione e collaborazione, l’operato dell’Health Coach diviene ancora più basilare allenando la persona a prendersi cura di sé da ogni punto di vista anche in base al proprio stile di vita, di alimentazione, di socialità e di credo.
Alcune pratiche di Health Coaching, coinvolgono anche gli appartenenti alle professioni sanitarie ed hanno lo scopo di migliorare la gestione dei team multidisciplinari, dei pazienti e di coloro che se ne occupano grazie alla realizzazione di specifici laboratori in cui vengono forniti i principali elementi teorici e le abilità comunicative necessari alla costruzione di relazioni di valore tra gli Healthcare Provider e i pazienti.
Fermo restando che, come stabilito in data 7 febbraio 2013 con l’accordo quadro tra Ministero della Salute e Regioni, ‘le attività di diagnosi, cura, assistenza, riabilitazione e prevenzioni in campo sanitario sono attività di competenza e riservate alle professioni sanitarie’, è indubitabile il ruolo essenziale che gli Health Coach rivestono nel fornire al personale medico e para-medico gli strumenti che servono per aumentare il valore delle relazioni che giornalmente intessono tra loro e con i loro pazienti.
Gli Health Coach di AIHC che operano in questo ambito svolgono le seguenti attività professionali:
- conduzione di Laboratori Esperienziali sulla consapevolezza di ruolo in sanità;
- progettazione e realizzazione di interventi edu-formativi per la comunicazione medico-paziente;
- progettazione e rilascio di sessioni formative sull’intervista motivazionale;
- attività edu-formative sull’intelligenza emotiva nei percorsi di cura;
- sessioni di Health Coaching per medici e infermieri sul Modello Transteorico di Cambiamento;
- ideazione e conduzione di Corsi ECM sugli aspetti relazionali e di umanizzazione delle cure;
- docenza sulle metodologie e tecniche di comunicazione;
- laboratori pratici di multiculturalità e cultura dell’accoglienza in sanità;
- disegno e conduzione di Sessioni di Team Coaching nelle UOC ospedaliere;
- formazione e facilitazione del processo di pianificazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni in ASL e A.O.;
- palestre del Benessere per la gestione dello stato emotivo, in particolare in condizioni di stress, e sviluppare atteggiamenti mentali ed emotivi funzionali, sviluppare resilienza emotiva e mentale di fronte a situazioni di cambiamenti organizzativi e contesti emergenziali;
- circoli di auto-consapevolezza e team working per sostenere medici e infermieri in un percorso di miglioramento continuo.
In AIHC, il team per le Relazioni col Mondo Sanitario è coordinato dalla dott.ssa Antonella Romanini con la collaborazione di Sabrina Rossi, Giovanni Muratore, Tiziana Pellicciaro, Alessandra Cronin, Rosita Sartori. Questo team ha il compito di ricercare gli studi clinici internazionali sull’health coaching, definire la relazione tra Coaching e Medicina Integrata, misurare e sistematizzare i risultati ottenibili con le pratiche di Health Coaching e, non per ultimo, collaborare con i Progetti avviati dal Comitato Scientifico.
Laureata in medicina presso L’Università di Pisa, Antonella Romanini è specializzata in Oncologia ed Ematologia presso L’Università di Genova e, dopo un triennio di formazione presso il Memorial Sloan-Kettering di New York, ha iniziato a lavorare come oncologa prima presso l’Istituto Tumori di Genova e successivamente presso il reparto di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana dove lavora tutt’ora.
Nel 2018 consegue il titolo di paziente esperto EUPATI e dal 2017 fa parte del CD della Global Melanoma Coalition, organizzazione internazionale di associazioni che si occupano di Melanoma. Durante gli oltre 30 anni di professione medica, ha acquisito sul campo esperienza nel comunicare le cattive notizie ed approfondisce e condivide questo approccio nella community degli Health Coach italiani.
Alla dott.ssa Antonella Romanini chiedo quale sia stata la spinta emotiva che l’ha portata ad accettare l’onere dell’incarico assunto in AIHC come coordinatore del team per le Relazioni col Mondo Sanitario:
“Durante la mia esperienza lavorativa ho spesso rilevato come la comunicazione sia tra gli operatori sanitari che tra questi e i pazienti sia un compito complesso per il quale i medici sono poco preparati durante il corso di studi. Il benessere dei pazienti e il benessere in un luogo di lavoro fonte di stress continuo come un reparto di oncologia, dipendono molto dall’efficacia nel comunicare. Tecniche di health coaching, riducendo il livello di stress, possono favorire il processo comunicativo e migliorare il benessere dei pazienti e degli operatori”.
Uno degli obiettivi degli Health Coach è quello di fornire a tutte le professioni sanitarie i principali elementi teorici e le abilità comunicative necessari alla costruzione di relazioni di valore tra gli Healthcare Provider e i pazienti. L’Health Coach diviene quindi una figura molto importante che si sta notevolmente diffondendo anche in Italia. A riprova della validità del suo intervento, si fa riferimento alle casistiche straniere ma il team per le Relazioni col Mondo Sanitario da Lei coordinato sta lavorando ad uno studio per misurare e sistematizzare i risultati ottenibili con le pratiche di Health Coaching quindi Le chiedo di darci qualche informazione su questo lavoro:
“Dalla letteratura emerge la difficoltà a confrontare le varie pratiche di health coaching e a misurarne gli effetti nelle diverse situazioni, stiamo lavorando insieme al comitato scientifico su indicatori che ci permettano di misurare l’efficacia dei vari interventi e scoprire quali possano essere più adatti di altri nelle diverse situazioni”.
Vista la sua annosa esperienza e prendendo spunto da un suo webinar formativo che titola: ‘Il paziente nelle comunicazioni cruciali: emozioni, valori e convinzioni nel vortice della paura’ Le chiedo come pensa che dovrebbe essere il rapporto Medico-Health Coach-Paziente per comunicare una diagnosi che potrebbe cambiare la vita del paziente?
“La comunicazione di notizie cruciali, che cambiano il modo del paziente di pensare al proprio futuro in oncologia è molto frequente e causa di elevati livelli di stress per gli operatori sanitari. Insegnare tecniche per dimostrare empatia e migliorare la comunicazione medico paziente è senz’altro un campo in cui l’health coaching può dare il proprio valido contributo sia insegnando efficaci tecniche di comunicazione che migliorando il benessere di persone sofferenti”.
Ringraziando la Dott.ssa Romanini per la cortesia con cui ha risposto alle domande poste, una riflessione nasce spontanea: avere Soci così impegnati nel documentare scientificamente il valore dell’Health Coaching è una grande ricchezza per AIHC!